Tecnologie del futuro, viaggio nel mondo che cambia

Dove sta andando il nostro mondo? Quali tecnologie lo cambieranno per sempre, nei prossimi anni? Come cambierà la rete e con essa il nostro modo di affrontare il lavoro, le necessità quotidiane e la nostra stessa esistenza? Una cosa è certa: stiamo andando verso la più grande rivoluzione che il genere umano abbia mai sperimentato e che, per astrazione e per sintesi, definiamo Digital Tranformation.

Una trasformazione epocale, profonda, difficile da comprendere in tutti i suoi risvolti, perché non si tratta soltanto di una questione tecnologica, ma di qualcosa di molto più radicale, che sempre più avvicinerà il genere umano a una sorta di “ibridazione” con le macchine, con l’intelligenza artificiale e con la rete.

La rivoluzione cui abbiamo assistito negli ultimi anni con l’avvento e il successo dirompente della rete mobile, che ha permesso la diffusione dei dispositivi “smart”, quei piccoli computer portatili che hanno sostituito i “vecchi” telefoni portatili, non è che il presupposto essenziale per un cambiamento ancora più drastico, che riguarderà tutti e tutto. Non a caso, colossi come Cisco parlano gia di un “Internet of Everything”, ovvero di un mondo iperconnesso in cui nulla e nessuno potrà sfuggire alla rete.

Raymond (Ray) Kurzweil, inventore, informatico e saggista statunitense, nel suo saggio del 2005 “The sigularity is near“, sostiene che “proseguendo al ritmo odierno, il XXI secolo equivarrà a ventimila anni di progresso, per una velocità di circa mille volte superiore a quella del XX secolo.”

Nel saggio “The Law of Accelerating Returns”, Kurzweil sostiene inoltre che siamo ad un passo dalla “singolarità tecnologica”, quel punto, nello sviluppo di una civilizzazione, in cui il progresso tecnologico accelera oltre la capacità di comprendere e di prevedere degli esseri umani.

Cosa dobbiamo aspettarci, dunque? Il futuro prossimo, che per molti aspetti è già presente, ci riserverà davvero città, uomini, teconologie e strumenti sempre più connessi e più “smart”? Le Smart Cities, di cui si favoleggia da anni, sono utopia o realtà, pronta per manifestarsi davanti ai nostri occhi?

Quello cui stiamo assistendo è solamente il conto alla rovescia per la partenza di un razzo che ci porterà n un futuro che non riusciamo ad immaginare. Per farlo abbiamo un solo parametro da considerare: oggi oltre il 90% di quello che conosciamo non è connesso (elettrodomestici, automobili, utensili e macchine di ogni genere, dispositivi e apparati di varia natura, etc.); a breve tutto sarà connesso e tutto interagirà con gli uomini e con la rete.

Nel maggio del 2013, McKinsey Global Institute pubblicò il rapporto “Disruptive technologies: Advances that will transform life, business, and the global economy”, che identifica dodici tecnologie che potrebbero rappresentare i driver per enormi e dirompenti trasformazioni, nei prossimi anni, con un importante e sostanziale impatto sull’economia, oltre che sulla vita delle persone, sul lavoro, sulla cultura e sul mondo intero.

Secondo la stima di McKinsey Global Institute, questi dodici “uragani” potrebbero avere un impatto economico tra 14.000 e 33.000 miliardi dollari l’anno, entro il 2025. Si tratta di tecnologie che sono in gestazione da anni e di tecnologie completamente nuove, che potranno finalmente prendere quota grazie ad un unico incredibile abilitatore: la rete, che ci raggiungerà ovunque e in qualsiasi momento.

Nei prossimi articoli cercheremo di analizzare queste dodici tecnologie e di aggiungerne altre, cercando di coinvolgere gli attori italiani di questa trasformazione e di dar voce al loro impegno e al loro sogno, sempre più tangibile e concreto. Makers, Fablab, professionisti del web e di tutte le sue tecnologie e applicazioni sono i benvenuti in questo progetto di divulgazione, che ci riguarda tutti e che non è rimandabile.

Parleremo di tecnologie come:

  • la rete mobile;
  • l’automazione del lavoro della conoscenza;
  • Internet degli Oggetti (IoT);
  • la nuvola (cloud);
  • la robotica avanzata;
  • le automobili che si guidano da sole;
  • la genomica avanzata;
  • l’immagazzinamento e conservazione dell’energia;
  • la stampa 3D;
  • i materiali avanzati;
  • la ricerca e lo sfruttamento avanzato dei combustibili fossili;
  • le energie rinnovabili.

Un mondo nuovo che ci aspetta dietro l’angolo e che non deve impaurirci, ma che ci sfida a leggere, a informarci, a studiare, a cercare di capire prima di trovarci tra le mani tecnologie e stili di vita e di lavoro che non sapremo interpretare e gestire, benché di semplice e intuitivo utilizzo.

Perché la sfida cui stiamo assistendo è in fondo proprio questa: tecnologie e scienze sempre più complesse che danno origine a dispositivi e applicazioni sempre più semplici da utilizzare, ma tremendamente impattanti dal punto di vista della capacità degli uomini di adattarsi ad una mole incredibili di innovazioni e di cambiamenti.